Il Canto delle Cicale

Sabato, 16 Giugno, 2018
Canto delle Cicale 2018

La rassegna di Teatro per bambini e ragazzi

IL CANTO DELLE CICALE

farà tappa ad OME

SABATO 16 GIUGNO 2018 - ORE 21.15
presso il parco della sede degli Alpini in Via Mariina Negrini

con lo spettacolo

NIDO

Teatro Telaio

Una coppia di uccelli che si muove in sincronia, come chi si conosce bene e si capisce al volo.
Un’armonia che genera un uovo. Perfetto. Bellissimo. Fragile. La cosa più preziosa.
Pieni di felicità i due uccellini cominciano a costruire un nido: lo vogliono grande ed accogliente per proteggere il loro uovo nel migliore dei modi. Servono pazienza, ingegno, immaginazione e volontà e i nostri due volatili ne hanno in abbondanza. Eppure... ogni volta che sono ad un passo dalla fine, qualcosa va storto. 
Solo dopo innumerevoli e comiche sconfitte, che metteranno a dura prova le loro certezze e la loro armonia, i nostri eroi capiranno come l’importante sia disfarsi del superfluo per arrivare all’essenziale.
Lo spettacolo è il terzo capitolo di una "trilogia degli affetti" dedicata ai più piccoli che sperimenta un linguaggio teatrale senza parole e con pochi oggetti.
Nei capitoli precedenti si è parlato di amicizia al di là delle differenze (Storia di un bambino e di un pinguino) e di amore (Abbracci). Nido vuole parlare ai bambini di come i loro genitori li hanno attesi, con gioia e trepidazione, preparando con tutta la loro cura e il loro amore il posto giusto in cui farli crescere.
Lo spettacolo si accosta dunque con ironia e delicatezza al tema dell’immediatamente “prima” della nascita. Parla di come una famiglia che cresce debba mettersi continuamente in gioco, litigare a volte, senz’altro chiedere aiuto, poter contare su un’intera comunità e non demordere mai.
Un modo sorridente per far scoprire ai bambini tutta la dedizione e la cura che hanno permesso il loro arrivo. Un omaggio a tutti i genitori imperfetti.

"Una parabola secca, come lo sanno essere solo le favole, ad alto potenziale simbolico. Senza parole, immagine pura, perché l’emozione è il migliore conduttore di calore e di senso, che rende obsoleto il linguaggio verbale. Non è un caso che anche la poesia, che di parole si serve, nel suo stato di grazia ammicca al non detto, all’ineffabile. Nido, ultima produzione del Teatro Telaio che conclude la Trilogia degli affetti, riesce a trovare la saldatura giusta (poetica) tra tenerezza ed educazione civica. E’ un racconto sulla genesi, anzi sulla preistoria di un neonato, su quel cantiere d’amore che è necessario al suo concepimento, alla sua venuta al mondo. E l’amore non è la consumazione ego riferita del presente, ma un progetto di futuro che coniuga il politico e il privato. Sul palcoscenico troviamo una coppia di gazze che zampettano in reciproca empatia. Dalla loro liaison nasce un uovo – trovata visionaria: viene calato dall’alto come un deus ex machina - e comincia la gestazione, la consegna della nuova vita, che è ancora in embrione ma implica la febbre dei preparativi dell’accoglienza. I due genitori si affaccendano con premura. Devono costruire il nido, la culla protetta ma i loro sforzi sono maldestri e il manualetto di istruzioni per l’uso fai da te non li aiuta. Qualche litigio, una richiesta di aiuto al prossimo, che non sortisce buoni risultati, finché la Natura, qui madre e non matrigna, fornisce la soluzione, che è la più semplice, elementare e appartiene alla fisiologia del suo essere. La Natura non ha sovrastrutture, ideologie o pregiudizi, compie miracoli a km zero. Basta un ramoscello per fare da recipiente all’uovo da cui eromperà la creatura, è l’amore che costituisce la conditio sine qua non. Tutto qui. Intrattenimento leggero e calibrato, adatto all’età anagrafica del pubblico (dai tre anni in su), ma che già si
avventura in territori gnostici, quelli della conoscenza, perché il Nido fa riflettere su cause ed effetti, sulla laica religione della vita, sullo stare insieme come comunità, sulla famiglia e sul teatro stesso
come strumenti della trasmissione culturale. La platea (grandi e piccoli) ha gradito e partecipato festosamente. Michele Beltrami e Paola Cannizzaro, mimi e corpi d’attori, sono stati encomiabili, sobria ed efficace la regia Angelo Facchetti."

(Nino Dolfo, Corriere delle Sera, 24 ottobre 2017)

 

 

Per informazioni: www.cantodellecicale.it

Allegati

Programma

Note: Programma completo Cato delle Cicale 2018

Locandina_OME

Note: Locandina_OME

Data: 16/06/2018 Ultima modifica: Ven, 08/06/2018 - 14:20